29 giugno 2013

altre vittime di papa Francesco

Questa è bella.
Passando per la benedizione delle famiglie in un quartiere di case popolari mi trovo davanti alla porta di un alloggio un foglio che diceva più o meno così: "Caro don dino, dovreste imparare da papa Francesco e scendere di più in strada tra la gente invece di costruirvi i vostri imperi. Qui siamo senza lavoro, c'è una bambina. Siamo venuti diverse volte a cercarla ma non l'abbiamo mai trovata. Invece della benedizione della casa, ci lasci un'offerta (e c'era una piccola busta artigianale appesa) e per questa volta vi saremo grati". Dopo un primo momento di sbalordimento ho deciso di lasciare sì un'offerta ma corredata dal mio cell e da due righe di commento che dicevano più o meno così "accetto il vostro messaggio e la vostra richiesta. Visto che non ricordo chi siete, mi piacerebbe ci incontrassimo. E poi se non riuscite a trovarmi in parrocchia, forse è perché in strada ci sono già..."
Commenti?

p.s.: e soprattutto chi sono le "vittime" di papa Francesco? La famiglia che mi ha lasciato il messaggio oppure tutti quanti noi?

27 giugno 2013

foto filosofica...

Ieri, questa volta in compagnia di sorella, cognato e nipote, sono tornato ai forti del Colle di Tenda e ho scattato questa foto all'interno del Fort Central. Potrebbe suggerire una interessante (forse) riflessione sulla caducità delle cose e sulla scena di questo mondo che passa. Citazione evangelica?
Dal capitolo 21 di Luca: "Mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, disse:"Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta".
Siamo di buon umore, vedo...

25 giugno 2013

appesi a un filo...

Su, tiriamoci su il morale con questa cosa qui... Sono andato a trovare una persona in ospedale: ha recentemente avuto un infarto in modo molto "lucido", nel senso che ha riconosciuto subito i sintomi e ha provveduto a farsi ricoverare. Lui dice di aver sempre fatto le analisi e i test, che non davano nulla di sospetto. Oltretutto l'infarto sarebbe stato provocato da un gruppo di piastrine che si sono coagulate ostruendo ... il passaggio, un po' come quando per strada ti trovi gente che cammina fianco a fianco e ti obbliga a rallentare per non investirli.
Siamo veramente appesi a un filo: basta che si intoppi uno delle migliaia di canaletti, organi, valvole, ecc di cui è fatto il nostro corpo e siamo panati. Una macchina che funziona in modo molto dettagliato e mirabile, ma anche molto molto delicata...

22 giugno 2013

da vedere assolutamente...

Me lo sono gustato pezzo per pezzo. Non conoscevo la storia fino in fondo, perciò è stato anche bello lasciarsi prendere dalla suspence. Musica che coinvolge e un po' di rimpianti per quei romanzieri (tipo Victor Hugo) che dietro la vicenda di alcuni personaggi fanno girare questioni esistenziali (in questo caso colpa e redenzione) e grandi momenti storici. Alla fine mi veniva da pensare:
- ma che ne è di quella fede così superbamente descritta dal libro/film nella Francia di oggi? Se l'ateismo ha fatto strage non è perché si è creato una divisione radicale tra la Chiesa alta che ha sposato l'Ancien Regime e quella bassa che ha creato figure come Bernardette, ma anche come Victor Hugo?
- quell'animo egualitario che si respira nella seconda parte del film e che ogni tanto esplode in Francia spesso cerca di spazzare via le differenze (per es. non tollera le differenze che le varie religioni portano con sé impedendo l'uso di simboli religiosi). Non è che il Cristianesimo avrebbe qualcosa da dire? (per es. prendi la seconda lettura di domani: Gal 3,26-29).

16 giugno 2013

matrimonio...europeo

Ieri ho celebrato il matrimonio di due giovani italiani che conoscevo per via dello scoutismo e che per ragioni di lavoro si sono trasferite in Svizzera. Al loro matrimonio c'erano amici di diverse parti d'Europa, conosciute attraverso il progetto Erasmus e poi per il lavoro stesso. Ho avuto l'immagine visiva della grandezza dell'Europa che cresce non attraverso le rigidità dei governi, ma attraverso la vivacità e la capacità di relazione delle giovani generazioni. Altro che Europa in crisi... Quello che si costruisce in termini di amicizia non si può distruggere dall'oggi al domani.
Veramente certi giovani non sono italiani, ma sono europei di nascita (e certi altri sono del mondo). Ho avuto anche l'impressione di un certo interesse per la fede (una parte diceva di non credere), come qualcosa di promettente ma che viene tenuto male. Un po' come la Torino prima delle Olimpiadi. Sarebbe bello ripulire e rilucidare il cristianesimo per farne vedere la bellezza in termini di umanità che sa costruire.

12 giugno 2013

laboratorio di idee

In questi giorni mettendo a punto un progetto che la Diocesi proporrà per l'educazione dei giovani al lavoro, l'aiuto all'imprenditorialità giovanile e l'evangelizzazione di queste dimensioni (il progetto si chiama "Policoro"), parlando con alcuni della confartigianato giovani è venuto fuori come l'avere poco tempo per pensare, progettare e ideare alla fine vada a scapito non solo della qualità dei prodotti ma anche del futuro. Non si sperimenta più nulla, non si innova più e tutto serve per guadagnare il massimo col minimo dei costi. Ma quando il mercato cambia, non ci sono più margini di trasformazione e non si riesce più a guardare positivamente al futuro.
Forse questo vale anche per la chiesa, per la scuola, per tutti i luoghi sociali: non aver paura di "perdere tempo" a formarsi, a visitare nuove esperienze, a provare e riprovare nuove strade, senza che questo diventi subito iniziativa, gruppo organizzato, ecc. Nei secoli passati c'erano i "salotti" per questo scopo, anche se erano riservati alle classi nobili: e se si facesse un salotto di idee aperto a tutti col solo gusto di confrontarsi sulle questioni più urgenti?

08 giugno 2013

buon pastore

Durante la camminata di ieri è successo un episodio simpatico che ho citato alla messa delle 18 (messa del Sacro Cuore con Vangelo del pastore che va in cerca della pecora smarrita). Mentre passo per un gruppo di case semidiroccate, incontro un pastore relativamente giovane al quale chiedo indicazioni per il sentiero. Lui me le dà ma mi chiede di aspettare un attimo a continuare sul sentiero (che passa tra le case): un capretto si trova dall'altra parte del sentiero rispetto a sua madre e si spaventerebbe se mi vedesse arrivare alle sue spalle (anche perché mi vedrebbe all'ultimo minuto). Così lo va a prendere e gli fa attraversare il sentiero, in modo che stia con la madre. Poi posso passare. Chissà com'è la delicatezza del Buon Pastore nei nostri confronti...

07 giugno 2013

il fascino delle cime

Non è una gran cima però ha tutto l'occorrente: la croce, il ricordo di persone decedute, la veduta (questa volta su Genova), il contenitore con il quadernetto per scrivere i commenti (tra l'altro l'hanno rinnovato solo ieri: c'era la data del 6 giugno 2013 con una frase non tanto fine, ma me la vedo nello spirito genovese e grillino: "Scriveteci il c...o che volete". Io ero il primo a scrivere ma ho scritto da bravo ragazzo), lo zaino mio per dimostrare che non l'ho scaricata da Internet.
E' il monte Alpesisa, 983 metri, proprio al di sopra di Genova, in un pezzo di appennino ligure che piega verso il mare. Per il prossimo autunno si combina un giro di qualche giorno sull'Alta via dei Monti Liguri

04 giugno 2013

le prime "vittime" di papa francesco

Poco alla volta emergono le prime "vittime" di papa Francesco: una signora ieri per la prima volta si fa trovare a casa per la benedizione delle famiglie e dice che lo fa per il Papa (sic!). In casa ha una decina di immagini di papa Francesco (a volte due per stanza) perché dice che vederlo fa bene.
Domenica durante un ricevimento per un battesimo una scrittrice riporta il commento di Carlo Freccero (direttore di Rai4) sul cambio di papa: "Il Vaticano ha saputo fare in poco tempo ciò che la politica fa in molto tempo o non fa proprio: aver ottenuto le dimissioni di Benedetto XVI e aver eletto un papa come Francesco".
E chissà quante altre cose si raccolgono in giro...