26 agosto 2018

si parte per gli esercizi spirituali

In partenza per gli esercizi spirituali a Concenedo di Barzio, sopra Lecco. Mi lascio dietro:
- il cacciatore di taglie Salvini inseguito da Tex Willer
- il puffo paccioccone Di Maio che gioca al "piccolo ministro"
- i volontari per il vaccino antirabbico del Pd che non sorridono manco se gli storci le labbra
- il fantasma Berlusconi, completamente rifatto con la sua squadra pure da fantasma
- la Meloni che di melone ha solo la stazza ma non la dolcezza
- (forse dimentico qualcuno ma è che sono invisibili...)
- la Cei che gioca a chi imita "più meglio" il Papa
- gli ecologisti duri, puri e poco riciclabili
- i distributori umani di vestiti, borse viveri, ecc. e  gli esperti in "carità"
- i teorici dell'intercultura che non hanno mai visto uno straniero
- i teorici della supremazia dei social e delle tecnologie informatiche, vassalli dei signori feudali della rete
-..... e tanti altri

Lascio indietro anche la mia acidità, sperando di tornare diverso... 😉😊

24 agosto 2018

l'importante è non entrare in contatto...

Questa mattina sentivo per radio "Tutta la città ne parla" sulle questioni dell'immigrazione e ad un certo punto è stato annunciato l'intervento di tale padre Gabriele Semino, gesuita. Ovviamente ho alzato le antenne: avevamo studiato insieme per cinque anni teologia, anche se poi lui aveva optato per entrare nei gesuiti. Il suo intervento è stato molto lineare e semplice, quasi banale. In sostanza: le idee che non comprendono la relazione diretta con le persone sono ideologie. Sia che sei razzista, sia che sei dalla parte opposta finchè non ti rapporti direttamente con le persone migranti, con le fatiche della relazione e con la ricchezza che può scaturirne, la tua idea resta sulla carta.
Bravo Gabriele: una voce nuova.


22 agosto 2018

ecologisti veri e fake

Oggi ho quadrato il cerchio. Su Rai Storia ho visto una trasmissione che parlava delle frontiere della ricerca ecologica, per esempio nei termini di creare plastica a partire non dal petrolio ma dalla coltivazione di batteri. Plastica assolutamente riciclabile... Allora ho capito. Durante la prima rivoluzione industriale tra settecento e ottocento si era diffuso il movimento luddista che puntava a distruggere le macchine, viste come concorrenti della forza lavoro umana. Notare: non coloro che le facevano o le introducevano, ma proprio le macchine stesse. Diremmo oggi: poveri... disperati eppure una lotta contro i mulini a vento.
Oggi i moderni luddisti sono coloro che se la prendono contro la plastica, contro gli ogm, contro i vaccini. Loro parenti coloro che se la prendono genericamente contro il consumo del territorio, contro le grandi opere, ecc. ecc. Come se ci fosse una competizione impossibile tra ecologia e progresso. La vera ecologia è quella che apre strade nuove, per esempio la plastica sì ma riciclabile; le grandi opere sì ma che promuovano un territorio, ecc.
Tiriamo un respiro di sollievo: lo Spirito non fa ma fermare, tantomeno tornare indietro. Fa sempre andare avanti: nel modo giusto ma andare avanti.

"Dio benedisse Noè e i suoi figli, e disse loro: «Crescete, moltiplicatevi e riempite la terra.  Avranno timore e spavento di voi tutti gli animali della terra e tutti gli uccelli del cielo. Essi sono dati in vostro potere con tutto ciò che striscia sulla terra e con tutti i pesci del mare" (Gn 9,1-2)

21 agosto 2018

ecologisti duri e puri

Questa mattina la Stampa ha ospitato un'intervista al vescovo uscente di Asti, padre Francesco Ravinale, sulla sua esperienza in città. Ha rivelato che il punto più doloroso è stata la vicenda dell'Oasi dell'Immacolata che neanche un anno fa ha messo la Diocesi sul banco degli imputati per il solo fatto che volesse venderla ad una società che avrebbe fatto un supermercato. La sua osservazione era che quella protesta era stata violenta e aveva ottenuto come effetto il fatto che ora quello stabile si trova abbandonato e senza destinazione: una giungla nella città.
Mi sembrava un po' la violenza verbale dei cinque stelle contro la Gronda di Genova, con tanto di osservazioni impietose sulle fole del ponte che crolla, poi frettolosamente cancellate.
Certi ecologisti sono militari d'assalto senza armi, ma solo perché non le posseggono… Piuttosto di fare lo sforzo di confrontare le opinioni e di trovare una soluzione, tanto vale ripetere uno stanco copione vecchio di decenni.

" Ho ascoltato attentamente: non parlano come dovrebbero. Nessuno si pente della sua malizia, e si domanda: "Che cosa ho fatto?". Ognuno prosegue la sua corsa senza voltarsi, come un cavallo lanciato nella battaglia." (Ger 8,6)

20 agosto 2018

cristianesimo e animismo

Sul numero 3 di Vita e pensiero del 2018 è uscito un curioso articolo di un personaggio dal nome impronunciabile (per noi): Agbonkhianmeghe E. Orobator dal titolo "Rivalutare l'animismo? Una sfida per il cristianesimo". E' un gesuita nigeriano, presidente della conferenza dei gesuiti d'Africa. Per farla breve dice che nonostante la sua conversione al cristianesimo lui non ha mai rinunciato all'animismo originario, ma l'ha posto "sotto" la superiorità di Cristo. Dici poco. Stai dicendo che non esiste un passaggio dall'animismo al cristianesimo ma che ti puoi rendere conto che al di sopra dell'animismo c'è Cristo che porta a compimento ma non elimina in blocco.
E chi lo dice adesso a quelli che ancora si preoccupano che le persone quando chiedono i sacramenti siano mossi da fede superpura e non vi sia traccia della minima superstizione? Chi lo dice adesso a quelli che considerano il dialogo interreligioso inutile perchè tanto solo il Cristianesimo è vero? E chi lo dice a coloro che pensano che entrare in dialogo con la cultura contemporanea significa annacquare il Vangelo? Se il Vangelo porta a compimento non ha paura di nulla. Solo della superficialità...

"Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono" (Mt 2,11): i magi d'Oriente si inchinano a Cristo.

18 agosto 2018

i vescovi dell'epoca di papa Francesco

Questa mattina siamo andati a conoscere il futuro vescovo di Asti a Torino. L'impressione è stata ottima, proprio come … il curriculum. Non so se ci voleva un papa come Francesco per riportare la chiesa con i piedi per terra. So solo che ti chiedi come siamo potuti vivere anni in cui se pensavi al vescovo ti veniva in mente il Medioevo (chiedendo perdono al Medioevo…) e non al XX secolo oppure, nella migliore delle ipotesi, al direttore di un'azienda da mandare avanti in efficienza, possibilmente da solo. Ora invece sarà che l'età dei vescovi è ora di persone cresciute in epoca di rapporti diretti e non formali, sarà che papa Francesco obbliga ad una selezione finalmente di parte (e dalla parte della normalità umana), ma sembra che si siano fatti passi da gigante!

"Vi darò pastori secondo il mio cuore, i quali vi guideranno con scienza ed intelligenza" (Ger, 3,15)

16 agosto 2018

nuovo vescovo di Asti

E' stato annunciato oggi. Si chiama don Marco Prastaro e viene da Torino. Il curriculum promette  bene: e per bene si intende che sia almeno uno un po' umano. Sì perché chi ha qualche carica pubblica rischia soprattutto di perdere la propria umanità, il che è ancora più grave del fatto che abbia idee sbagliate o che non abbia energia per realizzarle. Ultimamente però sembra sia più un problema della politica che della Chiesa: probabilmente influenzati dalla figura di papa Francesco i vescovi hanno un tratto umano più spiccato…
Più che il curriculum, però, ha colpito il primo messaggio che ha mandato: lì l'umanità trasudava. Comprese le emozioni, della serie "non vedo l'ora di iniziare a camminare con voi…", ecc. Bene, se sono rose fioriranno, ma anche chi ben comincia è a metà dell'opra…

"Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te per l'imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno Spirito di timidezza, ma di forza, di amore e di saggezza." (2Tim 1,6-7)

14 agosto 2018

e se fossi stato sul ponte...

… che è crollato oggi a Genova? Non sarebbe impossibile: su quel ponte ci sono passato molte volte e sempre con una specie di brivido. Tragedie come queste ti dicono quanto fragile a volte è la vita e che il filo che ci tiene vivi può spezzarsi senza che tu te ne accorga. Un'altra specie di brivido che però spinge a non perdere altro tempo, a vivere più intensamente. Non tanto il carpe diem quanto l'assaporare ogni momento come unico e indimenticabile, come se fosse l'ultimo. Forse il nutrirsi dello Spirito di Dio nelle cose quotidiane passa proprio di qui.

"O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?  No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo." (Lc 13,4-5)

13 agosto 2018

L'innominabile attuale

Un titolo veramente "innominabile"... E' il libro di Roberto Calasso che mi sono messo a leggere pensando ad uno di quei mattoni che solo i lunghi ozi estivi ti possono far assaporare una pagina per volta. E invece lo sto divorando: una analisi acutissima del mondo di oggi. Per ora dell'uomo secolare che pensa di aver fatto fuori le religioni salvo poi essere la persona più religiosa ma del proprio mondo e del proprio orticello. L'emblema più surreale dell'uomo secolare  è il… turista che assomiglia al … terrorista. Un passaggio emblematico:
"A proposito di un luogo, si dice subito se è intatto o sfigurato dal turismo. Si parla del turismo come di una malattia della pelle. Eppure il turista ideale vorrebbe visitare luoghi non sfigurati dal turismo, così come il terrorista ideale vorrebbe operare in luoghi non presidiati con misure di sicurezza. L'uno e l'altro incontrano qualche difficoltà. E devono addossarne la colpa ai loro compagni che il hanno preceduti" (p. 67)

"Infelici sono coloro le cui speranze sono in cose morte
e che chiamarono dèi i lavori di mani d'uomo,
oro e argento lavorati con arte,
e immagini di animali,
oppure una pietra inutile, opera di mano antica." (Sap 13,10)

08 agosto 2018

borg e mcenroe

Sono tornato al cinema per vedere il film su B. Borg e McEnroe, che richiama gli anni in cui giochicchiavo a tennis e mi piaceva anche vederlo. Due stili diversi, due storie diverse che poi si incrociano e creano un'amicizia, al punto che McEnroe farà da testimone alle nozze di Borg. Il film rende bene il valore dell'amicizia, quando la vittoria al quinto Wilbledon non impedisce a Borg di complimentarsi con l'avversario e quando McEnroe in finale non si lascia andare alle sue solite intemperanze, quasi come se stesse facendo una partita sacra…
L'amicizia non implica pensarla allo stesso modo, ma avere qualcosa in comune: più questa cosa è profonda e più ci si può permettere di litigare e di scontrarsi.

" Un amico fedele è un balsamo di vita,
lo troveranno quanti temono il Signore." (Sir 6,16)

06 agosto 2018

Il caso Ungheria

Mi chiedevo come mai l'Ungheria fosse così nazionalista per non dire razzista. Più del 50% hanno dato il voto ad Orban perciò non si può dire che non sia democratica. Poi oggi, consultando materiale del Cesnur (il Centro studi di Massimo Introvigne sulle nuove religioni) ho trovato un articolo interessante proprio sulla repressione soft ma decisa che l'Ungheria applica verso nuovi movimenti, specie Scientology. Ora tutti sappiamo che Scientology non è certo il paradiso e sappiamo tutte le accuse mosse. Però  ciò non giustifica le modalità persecutorie legali che il governo ungherese applica da almeno 7 anni: in questo assomigliano alle modalità russe.
Si direbbe che il Dna ungherese è stato geneticamente modificato: nonostante abbia pagato con il sangue la dominazione russo-comunista ora ci va d'amore e d'accordo.

"Ero adirato contro il mio popolo,
avevo lasciato profanare la mia eredità;
perciò lo misi in tuo potere,
ma tu non mostrasti loro pietà;
perfino sui vecchi facesti gravare
il tuo giogo pesante." (Is 47,6)

05 agosto 2018

Pueri Cantores

In questi giorni abbiamo ospitato il gruppo dei Pueri Cantores di Biberach (parrocchia S. Martin) con i quali eravamo gemellati da tempo, anche se ora il gemellaggio si è un po' perso. Hanno cantato venerdì alla messa delle 18 e ieri sera a s. Secondo. Ascoltarli significa riabilitare il canto antico, che dà suggestioni quasi angeliche: da una parte ti fanno venire un po' il nervoso per la loro precisione e la loro disciplina ferrea, tedesca appunto; dall'altra ti rendi conto che forse le cose più sacre non sono necessariamente senza regola, ma oltre le regole, quasi come se queste fossero un trampolino da cui buttarsi. Non il punto di arrivo, ma il passaggio necessario per il punto di arrivo…
E allora ti ricordi pure che nella vita spirituale esiste una disciplina, una regola di vita, che fa da spina dorsale, anche se poi lo Spirito soffia e non si sa da dove venga né dove vada.
Difficile trovare l'equilibrio tra eccesso di disciplina e anarchia totale: probabilmente chi è naturalmente anarchico dovrà imparare la disciplina e chi è naturalmente eccessivamente disciplinato dovrà imparare l'anarchia.

"Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. " (Ef 6,13)

democrazia come alibi

Mtanious Hadad,
Su sta guerra in Siria mi ritrovo sempre più dalla parte di Assad. Dopo video inviati da rappresentanti della chiesa cattolica ora su Missioni Consolata di luglio trovo pure l'intervista all'archimandrita greco-melchita a Roma, Mtanious Hadad, che dice le stesse cose: Francia, Gran Bretagna, Arabia Saudita e Stati Uniti destabilizzano la situazione; gli attacchi chimici non sono di Assad ma sono finti, proprio nel momento in cui c'è la possibilità di un cessate il fuoco, se la Russia non avesse sostenuto Assad la Siria avrebbe fatto la fine di Iraq e Afghanistan… Una scena simile l'avevamo già vista in Libia contro Gheddafi e il risultato è quello che abbiamo sotto gli occhi. Non basta pronunciare la parola democrazia per ottenere tutte le giustificazioni: dietro spesso si nascondono interessi economici di paesi democratici sì, ma che non hanno nulla a che vedere con la democrazia.

«Le quattro grandi bestie rappresentano quattro re, che sorgeranno dalla terra; ma i santi dell'Altissimo riceveranno il regno e lo possederanno per secoli e secoli». (Dn 7,17-18)

03 agosto 2018

cinque biciclette un po' scassate

Ieri abbiamo procurato alla famiglia eritrea ospitata da noi cinque biciclette un po' scassate ma funzionanti. Questa mattina dalle 6 alle 9 i quattro ragazzi sono andati e venuti per il cortile: una festa. Inoltre per la prima volta hanno deciso di andare a scuola in bicicletta. Quasi commovente. Se penso che c'è ben poco che possa fare così piacere a ragazzi italiani (o, se fa piacere non dura molto…) ecco l'effetto del benessere consumistico diffuso.
Recuperare il senso delle cose materiali per imparare a gioirne più intensamente ed essere più fiduciosi della vita: una strada che gli africani ci possono insegnare.

"La terra produrrà frutti, voi ne mangerete a sazietà e vi abiterete tranquilli." (Lv 25,19)

02 agosto 2018

Evangelizzazione un po' particolare

Mi dicono che un mio collega organizza incontri estivi di catechesi un po' particolari. Non tanto come contenuti (abbastanza tradizionali) quanto come modo di presentarli. Per un verso mettendo insieme conferenza, musica, apericena, il che ben s'adatta alla stagione estiva. Per altro inventando titoli suggestivi: "Pulp Bible", "Sesso, grazia e rock and roll", "Adamo ed Eva: nudi alla meta", "Fratelli coltelli" (su Caino e Abele), "Quella volta che Gesù si sposò"...
Per un verso ammiro il tentativo di ripensare in linguaggio nuovo quel che altrimenti resta un po'… per pochi eletti. Per altro verso mi dico: ma se poi la minestra è la stessa? E' come su certi menu… "pasticcio di mais con pesce del Baltico" (polenta  e merluzzo).
Ma ben venga ogni tentativo!

"annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento" (2Tm 4,2)


01 agosto 2018

Albania, straniero in patria


Tornato dall'Albania dopo qualche giorno di problemi tecnici sul sito, finalmente posso pubblicare qualche foto di quella settimana. Straniero in patria, perché pur essendo "straniero" alla fine sono stato colpito dal senso di accoglienza degli albanesi e dal fatto che non facciano proprio nessuna differenza a seconda della religione e della cultura di appartenenza. Senso nazionale molto forte, ma anche senso dell'accoglienza spiccato. E' possibile coniugare le due cose… Da spiegare a qualche italiano…
Elenchi dei deceduti in carcere a causa del regime comunista

Tirana


Castello di Scutari


Lago artificiale di Koman
L'eroe nazionale Scanderberg al museo di Krujia
Berat
Butrit
Il mare a Valona