29 settembre 2011

giovani e parola di dio


Ieri sera c'è stato il primo incontro biblico con i giovani e c'era gente nuova, anche non di san domenico savio, portati da amici. E' vero che qualcuno di quelli che c'era lo scorso anno ora non c'era, però l'interesse era forte comunque. Abbiamo visto la figura di Abramo come esce fuori dal testo biblico e che cosa ha da dire su sul modo di condurre le scelte. In particolare ha colpito l'idea che Abramo obbedisca quasi ciecamente eppure che quando si tratta di "contrattare" con Dio per fargli cambiare idea sulla distruzione di Sodoma, non esiti ad essere impertinente. Nei confronti di Dio l'obbedienza sta insieme senza contraddizioni con l'amicizia più libera... (nei confronti delle persone invece non è così: o sei obbediente a qualcuno superiore a te o sei amico alla pari).

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25 settembre 2011

la forza dei giovani

Dopo tre giorni di assemblea diocesana sui giovani viene voglia di cambiare tante cose in parrocchia. Fortunatamente sembra che ci siano tutte le premesse: dopo il cambio del catechismo con un maggior inserimento delle famiglie e dopo il cambio del centro d'ascolto con l'introduzione di accordi con le famiglie aiutate, ora si è arrivati al cambio dell'oratorio. Molte idee per andare a cercare i ragazzi dove si incontrano (giardini pubblici, cortili, doposcuola, ecc.) e anche buona disponibilità per farlo. Ma soprattutto molte candidature giovani per il Consiglio Pastorale e chissà che si possa portare una ventata di freschezza che serve a tutti.
Ma, come diceva qualche relatore al convegno, l'importante è lasciar loro spazio e non trasformali in bassa manovalanza...

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23 settembre 2011

assemblea diocesana

E' iniziata ieri sera l'assemblea diocesana che si confronta sul mondo giovanile e l'azione pastorale relativa. Folta e variegata la partecipazione, che ha dato bene l'idea di "assemblea". Anche il relatore, don Marco Mori, ha dato parecchi spunti di discussione. Uno che mi è piaciuto molto è quello del creare un clima più gioioso e meno pessimistico e soprattutto quello di non chiedere i giovani come forza lavoro sostitutiva dei più anziani che ne hanno le scatole piene

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18 settembre 2011

Palio e affini

Oggi si corre il Palio e c'è stata in chiesa la messa con i figuranti e la benedizione del fantino (senza cavallo per un incidente tecnino). C'è sempre molta attenzione in queste occasioni, nonostante sembra che tutto questo spettacolo distragga. Certo però che viene da chiedersi che cosa c'entri la messa con tutto questo e con quale stato d'animo molti figuranti si ritrovino in chiesa dopo tanto tempo. C'è chi dice che è un'occasione per ricordarci tutti delle cose fondamentali; altri che è una vetrina che non andrebbe tollerata; altri che almeno nel nostro rione molti sono comunque legati alla parrocchia e il problema non si pone.
Ad aiutarci c'è l'esempio di Gesù stesso che non si è tirato indietro dal partecipare a feste anche equivoche come quella descritta dai Vangeli dopo la chiamata del pubblicano Matteo. E se lui non l'ha fatto, perchè dovremmo farlo noi? E poi di per sé il palio esprime una appartenenza ad una città: se certi modi sono un po'discutibili (le trattative sottobanco per poter vincere) l'insieme crea comunque senso di comunione.
O no?

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12 settembre 2011

la varietà della gente

In questo periodo ho ripreso la benedizione delle famiglie e posso riscontrare la varietà della specie umana... Ci sono delle belle sorprese: il ragazzo peruviano che non ha soldi per fare un'offerta (nessuno gliel'aveva chiesta) ma che mi canta qualche canzone con la chitarra perchè è contento dei doni del Signore, la persona diffidente verso i preti che però si scioglie non appena si dimostra di essere preoccupati per la situazione politica attuale, la giovane famiglia che mi dà un'offerta il giorno dopo della benedizione, quando la incrocio al bar; la persona anziana che a detta della figlia si è preparata il giorno prima che io andassi; i collaboratori che si incontrano sempre con grande piacere.
Così è una parrocchia: crocevia di vite che si incontrano perchè tutte dirette verso un'unica meta...

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04 settembre 2011

la fede di piergiorgio frassati



Sto leggendo un libro di testimonianze sulla fede di Pier Giorgio Frassati, raccolte dalla sorella. E' veramente impressionante leggere non solo della sua fede ma anche delle modalità della fede di quei tempi: rosari, devozioni, adorazione, messe alla vecchia maniera, ecc. Eppure sempre più mi sto chiedendo se nonostante i modi un po' retro, non si sia perso qualcosa di quella che viene definita "devozione". Certo la fede è qualcosa di più, perchè informa tutta la vita, però figura come Frassati ti dicono che anche quella fede poteva spingere all'impegno, perfino all'impegno sociale. Forse c'è una vera e falsa devozione, così come c'è una vera e falsa fede e non è la devozione in sé che ti tira via dalla vita. Che dire delle devozioni oggi?

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01 settembre 2011

il fascino del male


Ho visto il film "Vallanzasca" di Michele Placido. Devo aver capito cosa significa "il fascino del male": per la prima volta mi sono trovato a dirmi: se avessi visto questo film 30 anni fa magari l'avrei preso come eroe... Un po' il personaggio , un po' il film stesso che pareva fatto per mitizzare la sua figura, un po' sarà proprio il fascino del male (dice una cosa simile lo stesso Vallanzasca durante il film per spiegare il successo che ha tra la gente): non so se farei vedere il film proprio a tutti...

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