29 settembre 2015

everest

Certo che dopo un film così ti scappa la voglia di andare in montagna e non tanto per la tragedia e i pericoli, quanto per il mercato che il salire sull'Everest è diventato. Forse non c'è alternativa, ma ricordando qualche viaggio più tranquillo in cui si incontravano di queste comitive tipo Avventura nel mondo c'è di che raggelare. Spiace per i morti, spiace per quelli che fanno seriamente il loro mestiere di guide, guadagnandosi da vivere, però l'andare in montagna è qualcosa di diverso che conquistare una cima. Sarà la volpe e l'uva (della serie: tanto non c'è pericolo che debba salire sull'Everest): la battuta più bella del film però è stata quella in cui si diceva più o meno che in queste scalate non c'è concorrenza tra persone, ma tra persone e la montagna e l'ultima parola è della montagna...

27 settembre 2015

Cresima e matrimonio

Questa mattina un matrimonio e poi le cresime con qualche momento di tensione per il ritardo della sposa, fortunatamente recuperato. Mentre mi venivano in mente le diverse soluzioni (iniziare comunque la messa, fare il "mazzo" durante la celebrazione, tenere il muso, ecc ecc) poco alla volta è prevalsa la constatazione che una volta che il ritardo c'è stato bisogna gestire tutto al meglio, senza correre e senza recriminazioni. Un po' come fa lo Spirito: quando la frittata è fatta e le persone fanno i casini più immani, è inutile recriminare: bisogna tirare fuori il  meglio da quella situazione. E lo Spirito questa mattina si respirava: la gioia di due sposi, la tensione dei ragazzi che ricevevano la cresima eppure il loro sentirsi al centro dell'attenzione, la commozione in tutte e due le occasioni.

25 settembre 2015

il valore di una gattina

Un'altra storia, questa volta a lieto fine, intorno alla benedizione delle famiglie sempre nella stessa zona. L'altro ieri due ragazzi mi fanno vedere una gattina ritrovata, senza collarino: dicono che l'hanno portata dal veterinario per capire cosa fare. Ieri vedo in giro nella zona dove sto passando per le benedizioni, un foglio che parla della scomparsa della gattina. Mi immagino che il proprietario sia nelle case dove dovrei passare oggi e prendo nota del numero di cell, in modo da verificare, tornato a casa, se sia la stessa. Invece il proprietario si trova in uno degli alloggi visitato ieri ed è un  bambino molto timido al quale la gattina è stata regalata anche come "terapia". E stava funzionando, dice la nonna, perché il bambino non aveva più molte esitazioni come prima. Solo che quando si è persa (il giorno prima, appunto) per il bambino è stato un colpo molto doloroso. Indescrivibile la faccia del bimbo quando dico che forse so dov'è. Diceva tutto, senza parlare.
Il tempo di finire il giro ma i ragazzi che ieri mi avevano fatto vedere il gatto non sono a casa. Rimando tutto a oggi, perché ormai è notte e mi danno per disperso... Invece alla sera al circolo trovo il nonno che mi ringrazia: la mamma, saputo delle informazioni che le avevo dato, ha rintracciato il veterinario, il quale ha indicato la zona in cui i bambini abitavano e la gattina è già tornata  a casa.
Bellissimo...

24 settembre 2015

un biglietto

Ieri ho ripreso la benedizione delle famiglie. In una famiglia di un palazzo "benestante" c'era nonna e nipote: lei insieme all'offerta mi ha passato un biglietto. L'ho letto solo questa mattina: era della mamma del bambino che chiedeva preghiere perché le era stato diagnosticato un tumore e lei viveva lì da sola con il suo bambino. Avrebbe voluto viverci ancora più a lungo... Mi sono sentito stringere il cuore perché ho immaginato la situazione familiare, la solitudine, la malattia, il timore per il futuro. A questo punto il "benestante" perde di consistenza: certe situazioni di famiglia "non benestanti" hanno poco da invidiare e magari perfino qualche strumento in più.

20 settembre 2015

dal cammino di santiago

Tornato ieri dai 235 km della prima parte del cammino di Santiago (fino a Belorado). Difficile descrivere a parole, forse meglio le foto...
Questa scattata sul punto più alto dei Pirenei (dopo s. Jean Pied de Port e dopo 1.200 metri di dislivello...) per dire del senso di appartenenza all'Europa e per dire delle altezze di emozioni vissute.
 

Questa dei boschi di Roncisvalle per dire dell'antico, del passato che trasudava da ogni pietra e da ogni sentiero.

 
Questa presa sull'Alto del Perdon dopo Pamplona per dire della gente che ho incontrato (decine e decine) e che percorre il cammino da ogni dove, con ogni età e con ogni motivazione (in mezzo c'è anche Paolo, uno dei due con cui ho camminato per tutto il tempo)

 
Quest'alba (ne abbiamo viste tante, perché il risveglio era sempre muy temprano) per descrivere l'effetto che il cammino ha prodotto interiormente.
La Madonna di Bikorri per ricordare la custodia lungo tutto il cammino, senza nessun inconveniente neanche fisico.
E infine qualche bella e suggestiva foto dei posti visti:
 
 La chiesa diroccata di San Pedro a Viana


 
L'arcobaleno sulla strada verso santo Domingo de la Calzada
 
E infine la croce tra Santo Domingo e Belorado.

05 settembre 2015

30 ore alla partenza

Lo zaino pesa 10 kg ma riuscirò a portarlo a 9. Passata l'ansia da imprevisti e la smania di finire chissà quante cose prima di partire. Insomma: si parte proprio!

03 settembre 2015

zecchino d'oro

Oggi pomeriggio mio nipote Andrea di 9 anni ha passato le selezioni nazionali dello Zecchino d'Oro e canterà dal 17 al 19 novembre per il concorso. Beh, non c'è molto da dire: non pensavo che mi facesse così piacere :-)