21 febbraio 2015

contaminazioni

Alla fine sono andato a fare un giro e sono salito da Genova Bolzaneto al santuario della Guardia, ridiscendendo a Pontedecimo. Un panorama che si direbbe "inquinato" dalle costruzioni e dall'intervento in generale dell'uomo. Ma sto cambiando idea: c'è una bellezza anche negli interventi umani sull'ambiente. Sarà il fascino delle "contaminazioni", quando si mescolano i generi: succede nell'arte in generale e perché non dovrebbe succedere nell'ambiente? Perché una foresta vergine dovrebbe essere più bella di un ponte della ferrovia sul fiume? Perché il mare in burrasca dovrebbe essere più bello di una guidovia abbandonata in mezzo alla vegetazione?
Ecco qualche esempio di cosa ho visto giovedì:
Bolzaneto

Ex guidovia dal santuario a Pontedecimo

Pontedecimo dall'alto con il viadotto ferroviario

18 febbraio 2015

tempo di ritirarsi...

Sono stato in dubbio se domani era il caso di farsi un giro al santuario della Guardia di Genova che ho scoperto solo la settimana scorsa con la ripresa delle camminate e la preparazione atletica per il Monviso (tutto da vedere...). Sembrava una certa cosa a distanza di una settimana tornare sul luogo del delitto, anche se passando da un altro sentiero. Poi alcune indicazioni mi ci hanno praticamente spinto:
- ieri durante un confronto con altri sacerdoti sul Vangelo di domenica è venuto fuori il valore del deserto per riprendere giusta distanza dalle cose e non drammatizzarne troppo alcune sottovalutandone altre
- sempre ieri sera è arrivata la notizia che di due seminaristi che frequentano il biennio ad Alessandria uno si è ritirato. Non so perché ma la cosa mi ha fatto arrabbiare, non contro il ragazzo ma per il fatto che sta scuola andava chiusa da un pezzo. Per non drammatizzare troppo... vedi sopra
- d'incanto mi si è liberato un impegno a torino il venerdì: potrò garantire più presenza qui in quel giorno
- e poi soprattutto mi sono riguardato le foto della settimana scorsa...

la piazza del Santuario

Sestri Ponente al tramonto del sole....

Mimosa (qui l'8 marzo è già arrivato)


 

14 febbraio 2015

il nostro tempo

Stavolta non è una riflessione filosofica ma un po' di sana pubblicità di parte per il settimanale della diocesi di Torino che fa dei bellissimi approfondimenti al fine di far capire realmente cosa succede. Lo dovrebbero fare tutti i giornali seri ma o sono di parte o a volte sono incomprensibili. Per esempio sul numero di questa settimana c'è un paginone sulla TAV e un articolo sulla fede dei big del rock, U2 in testa. In genere il giornale combatte i luoghi comuni smascherandoli. Così sulla TAV prova a sfatare il luogo comune che sia inutile e sul rock prova a sfatare il mito che sia di per sé satanico.

12 febbraio 2015

emergenza profughi

Tutto in questi giorni parla di loro.
1. Martedì sera c'è stata una serata organizzata da noi equipe profughi in un paesino dell astigiano. Non molta gente, nessun sindaco presente, però molte e belle testimonianze. Fa piacere sentirsi dire da uno di loro che si è trovato bene in Italia perché viene trattato da essere umano... Noi a volte mitizziamo l'Africa per denigrare l'Occidente ma c'è anche un'altra Africa...
2. I morti in mare. Sono tanti, troppi. Ma 10 di loro mediatica mente valgono 1 di noi😣
3. Uno dei ragazzi del Gambia ospitati da noi ha ricevuto esito negativo e non avrà l'asilo politico. Se perderà anche il ricorso dovrà tornare in Gambia. Casino...😣

10 febbraio 2015

Dio vive in città

Non è l'esito di una visione mistica ma solo il titolo di un libro del teologo argentino Carlos Maria Galli edito dalla Libreria Editrice Vaticana che ho iniziato a ... meditare (è più che leggere☺) perché riporta e sistematizza la riflessione della teologia pastorale latinoamericana sulla pastorale in città, in particolare nelle megalopoli. Ovviamente papa Francesco fa scuola...
Sono solo all'inizio ma ho una frase mi ha già dato da pensare assai: "la pastorale urbana deve ricreare il linguaggio simbolico e rituale della fede e della religione. In particolare, deve partire dalla pietà popolare cattolica senza dissolverla, come fanno alcuni ricercatori, in nuove e diffuse forme di religione o di spiritualità". 

09 febbraio 2015

parlare della morte

Ieri mattina causa guasto al telefono (ormai la Telecom ha un posto fisso nella ottavo cerchio dell'inferno dantesco...) un signore ha dovuto venire di persona a parlarmi per il decesso improvviso di suo fratello che aveva meno di 40 anni. Così abbiamo parlato a lungo, cosa che non sarebbe probabilmente avvenuta se il telefono fosse stato funzionante (avrebbe solo comunicato attraverso agenzia... O forse no?). Cmq è stato veramente un colloquio profondo anche se non ci conoscevamo. Ha chiesto come parlarne con i figli suoi e con il figlio della persona deceduta, visto che il più grande di tutti ha 14 anni. È vero. Parliamo talmente poco e male della possibilità di morire da un momento all'altro che quando incontriamo sta roba per stradas diventa una mazzata...

08 febbraio 2015

contro la crisi

Ieri è venuto un giovane a parlarmi. Senza lavoro, insieme ad altri hanno pensato di trovare uno spazio se mettersi insieme a proporsi per qualunque lavoro di cui siano capaci. C'è chi è disegnatore grafico, lui dipinge e lavora il legno, altri fanno altro. Sono stufi di gravare sulle loro famiglie (lui non ha 23 anni...) e vogliono darsi da fare, ma per ora non hanno trovato nulla che non costi e non chieda garanzie... Ho pensato di aiutarli anche se spazi di quel genere qui non ce ne sono:  provare a costruire insieme un progetto tipo quello che come diocesi vorremmo cucire insieme (il cosiddetto progetto Policoro) e intercettare risorse, magari insieme a Confartigianato giovani.
Mi è sembrato uno spirito ottimo, che ha bisogno di sostegno e mi è sembrato un buon esempio di quella che si potrebbe chiamare "fede naturale" che non ha direttamente a che fare con il Cristianesimo ma che dimostra come la fede cristiana non viene dal cielo se non passando attraverso la terra. Infatti Gesù era artigiano...

07 febbraio 2015

malattia e rinascita

Ieri sera ho partecipato ad una serata di presentazione di un libro su Luigi Novarese, sacerdote, fondatore dei Volontari della Sofferenza. Il nome del gruppo fa un po' rabbrividire ma l'idea che proprio le persone malate possano essere portatrici e testimoni del valore della vita e della fede è geniale e non può che essere ispirazione dello spirito. È vero che non la si augura a nessuno ma quando si incontrano persone malate che hanno trovato un senso alla loro condizione, non c'è che da tacere e imparare...

06 febbraio 2015

la ricchezza della vita

Ieri all 'incontro del Prado (vedi post del 5 per sapere che è) ci sono state testimonianze di alcune persone che hanno descritto fatti di vita in cui hanno avuto modo di vivere la loro fede. Una ha parlato della famiglia, un'altra dell'impegno nell'ambiente di lavoro, un'altra dell'impegno sociale, un'ultima della propria malattia. Che ricchezza di umanità e di fede.. È proprio vero che dall'interno della parrocchia tante volte non hai idea di ciò che vivono le persone e di come si possa essere grandi nelle cose di tutti giorni.
Nel dibattito ho suggerito di verificare di che cosa un prete parlerebbe se dovesse fare una testimonianza della fede nella propria vita. È così complicato parlarne, senza parlare del proprio ruolo di parroco o di altro..! Eppure ci deve essere qualcosa alla base del ruolo, una vita che regge su quel ruolo...

05 febbraio 2015

prado

Sono ad un incontro nazionale del prado (istituto secolare sacerdotale centrato su studio del vangelo e evangelizzazione dei poveri) dove si parla di laicità e del valore dei laici nella chiesa. Sento molti parlare del fatto che spesso i laici sono molto impegnati in parrocchia ma poco nella società. Ricordo anche che ad alcuni incontri in città tra preti si arriva a dire che a volte sono più clericali dei preti.
Però mi chiedo:
- per anni è stato chiesto ai laici di occuparsi di parrocchia. Sono stati spinti a fare i catechisti, a mettere su improbabili gruppi liturgici, a far parte di commissioni pastorali a più livelli, ecc Con che faccia li si accusa oggi di clericalismo?
- quando ci si confronterà sulla dimensione laicale dei preti, quella che è fatta di cura delle relazioni, di ore di lavoro, di uso dei soldi, di uso del tempo, di cura degli ambienti in cui si vive, ecc. e non solo del sacerdozio comune dei laici?

04 febbraio 2015

chiesa in uscita

Ancora una riflessione e un confronto ieri al ritiro del clero sulla chiesa in uscita. Eppure chi ha tenuto il ritiro ha chiarito implicitamente: non tanto nuove attività ma intanto una vita dei preti più a contatto con la gente, dall'andare a far spese, a parlare con loro in piazza, ecc. E poi non essere necessariamente presenti in tutte le cose della parrocchia per avere il tempo di respirare.
Ieri pomeriggio mentre raggiungevo milano in treno e sentivo i discorsi della gente anch'io per certi versi mi sentivo fuori del mondo. Se viaggiassi sempre in macchina non mi farei neanche il problema☺

03 febbraio 2015

tener duro

Ieri ho avuto modo di parlare con due persone e apprezzare l'importanza di "tener duro" e stringere i denti. La prima era una signora anziana che mi ha chiesto di passare da lei perché aveva questioni con i figli che litigano tra loro e la tirano continuamente in mezzo. Una specie di palude di relazioni in cui non si capisce più chi deve fare cosa. Bisogna che qualcuno tenga duro, metta paletti e limiti rischiando anche lo scontro...
L'altra è una signora che ha perso da poco il marito (il funerale è oggi) dopo una malattia lunga, tragica e complicata... Lì è la sofferenza a richiedere di stringere i denti e non cedere alla depressione..
E tante volte è proprio la mollezza che ci frega, persino cambiando spesso opinione...

02 febbraio 2015

dal dolore alla poesia

Ieri ho assistito alla presentazione di un libro di poesie scritto da una della parrocchia in occasione della morte della sorella. Oltre ad essere molto toccante, trasudava di fede e di affidamento al Signore, di bella umanità e di luminosa semplicità. Ha toccato molti altri presenti.  L'autrice ha rivelato di essersi sentita spinta interiormente a mettere per iscritto quello che provava anche per reagire al dolore. E mi sono detto: ecco lo Spirito Santo in azione... Ed ecco un'ulteriore occasione per nutrirsi attraverso la fede di altri...