qualche spunto dalle nuove fabbriche

- la professionalità: spesso la "faciloneria" di certi stili ecclesiali viene chiamato pomposamente "affidarsi allo spirito santo (quello con la "s" minuscola, però)" e non puntare tutto sulle capacità umane (come se tra Dio e uomo ci fosse la concorrenza che c'è tra Maserati e Ferrari..)
- la valorizzazione delle capacità di ciascuno: giustamente non è tanto bello che si punti al modello "gregge", anche se di biblica memoria.
- un operaio di Pomigliano sottolinea che una volta "non si era pagati per pensare" mentre ora viene richiesto esplicitamente il consiglio di chi è alla base: non saprà fare strategie aziendali ma sicuramente avrà soluzioni tecniche immediate molto ingegnose. Come dire: non è che bisogna aspettarsi dai Vescovi che ci dicano come fare catechesi, basta chiedere a chi la fa! Certo non saprà tracciare "l'umanesimo integrale attraverso l'iniziazione cristiana" ma sicuramente ti saprà dire che certi progetti vanno bene per famiglie plurilaureate...
- infine: ambienti di lavoro belli, puliti, con una architettura che invoglia. Proprio come la media dei nostri locali parrocchiali. Anche qui c'era la scusa pronta: non bisogna investire sul bello ma sull'utile e sul buono. Dove siano finiti quegli investimenti resta un mistero... :-)