18 novembre 2024

Sinodo italiano

 Di ritorno da Roma dopo tre giorni di lavori del Sinodo italiano. Partito con un po' di diffidenza per queste cose un po' cervellotiche e che sembra non lascino nulla, solo parole. In realtà trovo un clima di buon confronto e l'impressione che la chiesa italiana abbia cambiato marcia, lasciandosi dietro paludamenti e inutili salamelecchi gerarchici. Tutto è più diretto e meno pomposo e anche se i risultati sembrano ancora assai nebulosi, si potrebbe dire che la nebbia si dirada. In fondo si trattava di elaborare insieme le schede che serviranno per il confronto in diocesi su molti temi di vita ecclesiale. Io ero nel gruppo che trattava di comunicazioni sociali e cultura: un tavolo di una decina di persone con due vescovi, un diacono, io come sacerdote e sei laici. Altri tre tavoli trattavano dello stesso tema. Dopo un giorno di discussione il risultato è soddisfacente ma soprattutto c'è voglia di andare avanti e non di lamentarsi. Il tutto nella basilica di san Paolo fuori le mura, che non è così male...anzi. 

Celebrazioni ancora un po' barocche, allungate dal fatto che l'altare è rialzato e ci vuole il doppio del tempo solito. Su questo c'è ancora da lavorare e sfrondare, ma si sa, la liturgia è spesso la zavorra di tutto il resto. Vedremo come si andrà avanti.

"Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge." (Gal 5,18)





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14 novembre 2024

Andare d'accordo tra educatori

 Con la scusa di scrivere un articolo per il bollettino parrocchiale sull'Unione Sportiva questa mattina ho chiacchierato con uno dei dirigenti che coordina tutte le squadre più piccole. Era già un'amicizia intavolata in precedenza, anche con altri e si è rivelata illuminante anche per alcune questioni che abbiamo dibattuto in staff di catechisti. In particolare sulla figura dei genitori oggi, sulla modalità educativa che promuova e non solo protegga il figlio e sul ruolo dello sport e del calcio in questa educazione. Non c'è che dire: tante volte è solo provando a interloquire con persone al di fuori del contesto strettamente parrocchiale, che si capisce come affrontare i problemi. Nello stesso tempo è con sane alleanze educative che si risponde con autorevolezza alle sfide educative, evitando la rigidità ("o così o ti arrangi") e l'arrendevolezza ("povero bimbo, sei stanco vero?")


"Come un'aquila che veglia la sua nidiata,
che vola sopra i suoi nati,
egli spiegò le ali e lo prese,
lo sollevò sulle sue ali."
(Dt 32,11)



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11 novembre 2024

Come ammortizzare i cambiamenti

 Ieri sera ho partecipato in dialogo con il vescovo ad un incontro a Calosso per la presentazione del suo libro "Dio, dove si finito?". Non è la prima volta che parlavo del suo libro ma è la prima volta che partecipavo ad una sua presentazione. E ad una sua presentazione in un paese. Ed ho scoperto che è un modo molto interessante di dibattere sul futuro della chiesa e per allargare il confronto. Infatti c'erano persone di età tendenzialmente avanzata, che alla fine hanno posto alcune domande e hanno detto la loro. Una forma di sinodalità che parte da una "scusa", la presentazione di un libro, per coinvolgere nella discussione. E per fare in modo che certe discussioni non siano riservate a luoghi di elite (consigli pastorali vari) ma alla periferia. Perciò: molto bene, a prescindere poi da cosa si dice.

"Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo discese sopra
tutti coloro che ascoltavano la Parola.
 " (At 10,44)




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10 novembre 2024

Cosa significa democrazia

 Un titolo molto ambizioso... Ma il dibattito che si è creato intorno alla Banca di Asti e alla sua Fondazione a seguito del tramonto di Mario Sacco e dell'aurora di Livio Negro a presidente è stata l'occasione. Mi piace pensare che l'azione di Gazzetta d'Asti sia stata una specie di miccia per gettare giù un sistema contrario alla democrazia. E mi piace pensare che l'aurora non necessariamente prelude ad un giorno bello, ma solo ad un giorno nuovo. E dunque occorra la stessa vigilanza, propria di ogni cittadino che meriti di vivere in democrazia. Sì, perchè la democrazia va meritata e va sudata e non va vissuta come rendita. Perciò è salutare il dibattito che è seguito al primo incontro del neopresidente di Fondazione con il territorio, così come era deleterio il sistema precedente. Bisogna solo che le persone si diano una mossa comincino a cercare di capire, così come cercano di capire quando sono toccati da interessi immediati, di condominio, di famiglia, di gestore telefonico, di fornitore di energia: non sono argomenti difficili, sono solo argomenti per chi se li merita.

"Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete giudicarlo? E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto? " (Lc 12, 56-57)





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09 novembre 2024

100 anni ... di giornalismo

 Ieri ho partecipato ai 100 anni di un giornalista astigiano, in occasione del cui compleanno c'è stato un ritrovo e un revival in Università. Un bel traguardo per uno dei primi che ha fatto il giornalista ad Asti, senza esserlo come formazione. Un giornalismo fatto molto di fiuto e poco di controllo delle fonti, ma un giornalismo da pionieri, che ha comunicato anche alle nuove generazioni lo spirito giusto. E così, al di là del genere letterario "bei tempi che furono", è stata un'occasione per ripensare al ruolo del giornalista oggi, anche in una realtà locale come Asti. Un ruolo delicato ma importantissimo e sempre più mi accorgo di quanto sia evangelicamente necessario portarlo avanti. La "buona notizia" non è solo la bella notizia, ma quella che fa crescere, che fa maturare un pensiero e che tira fuori dalla mediocrità e dalla superficialità.

"Infatti, è forse il consenso degli uomini che cerco, oppure quello di Dio? O cerco di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servitore di Cristo!" (Gal 1,10)

Luigi Garrone


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30 ottobre 2024

Albania 4 e stop

 Ultime suggestioni di un viaggio donato: il motivo per cui eravamo lì. Tre concerti in occasione della festa patronale di Scutari (uno in teatro e uno in cattedrale) e in occasione del 30° anniversario di una casa editrice a Lezhe (nello splendido auditorium della casa della cultura) fatti da persone originarie dell'Albania dell'astigiano e non, organizzate attraverso contatti con il parroco della cattedrale di Scutari e il fondatore della casa editrice (cugino del violoncellista). Due violoncelli, tre violini, un pianoforte e una voce che hanno formato da poco il gruppo "Suoni da Skoder" e che già in Italia hanno fatto alcune performance. Musiche varie molto vissute e dense di suggestioni: pubblico molto attento a Scutari e molto distratto a Lezhe (ma Scutari vanta una tradizione musicale e artistica di tutto rispetto). In compenso a Lezhe l'assessore della cultura è un musicista famoso, parte della prima band di hard rock formatasi in Albania dopo la caduta del regime comunista. Insomma: viene voglia di riprendere a suonare...


"Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra." (Sal 95,1)


Auditorium di Lezhe

Auditorium cattedrale di Scutari

Teatro di Scutari


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28 ottobre 2024

Albania 3

 Oltre alle bellezze naturali ovviamente ci sono anche le bellezze create dall'essere umano. Ognuno ha dato il suo tocco: i musulmani le moschee, i cattolici le cattedrali, in genere i palazzi. E alcune sono state ristrutturate e riutilizzate in modo notevole. Un po' meno i palazzacci al mare che ricordano le pagine peggiori della Liguria anni '60. Ma almeno là lo spazio non manca...

"Mentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio. 2Egli disse loro: "Non vedete tutte queste cose? In verità io vi dico: non sarà lasciata qui pietra su pietra che non sarà distrutta"." (Mt 24,1-2)

un po' drastico...

Cattedrale di Lezhe

Casa della cultura di Lezhe

mausoleo di Scanderberch a Lezhe

Villa del conte Ciano e Shiengjin

Laboratorio di maschere veneziane a Scutare

teatro di Scutari

Chiesa di s. Francesco a Scutari

Moschea a Scutari


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