una rivista "a posto"

"La strada dei giusti è come la luce dell’alba, che aumenta lo splendore fino al meriggio. La via degli empi è come l’oscurità: non sanno dove saranno spinti a cadere" (Pro 4,18-19)
Ieri stavamo mettendoci a tavola per cena quando arriva la telefonata di una persona che chiede l'estrema unzione perchè non sa se passa la notte. Dal modo di parlare (e per il fatto che se telefonava e parlava così tanto, proprio tanto male non stava) intuisco che ha qualche problema e non di solitudine (vive con il marito). Decido di prendere tempo e le do appuntamento al giorno dopo, anche se lei vorrebbe che partissi subito. Il mio collega, saputa la cosa, parte subito e io mi ritrovo a pensare che se telefonassero ad un medico per una urgenza, lui non darebbe appuntamento a domani... Però quando poi torna, mi dice che effettivamente non era tutta in quadro. Questa mattina la signora ritelefona per ringraziare e riprende una discussione travolgente. Mi verrebbe da dire che quando c'è di mezzo la mente bisogna tenerne conto e che assecondare troppo sarebbe dare loro nuovo materiale su cui fantasticare e costruire... Però sembra brutto troncare. Complicato certe volte...
Ieri sera abbiamo fatto un incontro in preparazione all'accoglienza di una famiglia eritrea attraverso i corridoi umanitari che la Chiesa Italiana sta instaurando con alcuni stati dell'Africa. C'era diversa gente della comunità ad ascoltare e alcuni in più hanno anche dato la disponibilità a seguire la situazione. Così cresce l'impegno della parrocchia verso queste nuove frontiere e cresce anche la carne al fuoco... Non importa: se qualcosa è vitale e genera nuove forze e nuove risorse va assolutamente realizzato a scapito di altro che si fa stancamente e solo per puntiglio.
La proposta di Salvini di censire i Rom ha ottenuto l'effetto desiderato: il casino. D'altra parte ormai conosciamo il metodo di certa politica, certo non solo leghista: parlare alla pancia della gente per ottenere immediate reazioni. Strano: avrei detto che solo i bambini ragionano così e si cerca di far di tutto nell'educazione per aiutarli a ragionare. Ma tant'è... il regresso è sempre a portata di mano. Tuttavia il fatto che si parli alla pancia non toglie il merito della questione, da sempre dibattuta e sempre impossibile da affrontare per la polarizzazione ideologica: ma il fatto che i bambini rom siano spesso mandati a chiedere l'elemosina dipende dal fatto che sono rom oppure dipende dal fatto che i genitori di quei bambini sono responsabili (o per ignoranza o per delinquenza)? Chi salva i rom opta per la seconda, chi li condanna opta per la prima. Probabilmente la verità sarà nel mezzo: responsabilità di singole persone, le quali però sono cresciute in una determinata cultura che ha inciso nel maturare certe abitudini e certi valori. E' simile ad altre domande che riguardano altre minoranze: arabi musulmani e atteggiamento verso la donna, sinti e furti. Non solo minoranze, anche maggioranze: italiani e corruzione, ecc. ecc.
In questi giorni ho visto reazioni diverse ad alcuni funerali in parrocchia e fuori, bella testimonianza di come diverse siano le reazioni alla morte. C'è il funerale quasi indifferente, che sembra sia perfino un peso per i parenti. C'è il funerale in cui si respira la riconoscenza per una persona che non c'è più. C'è il funerale in cui sembra che niente vada bene, perchè si vorrebbe fare il più possibile. C'è il funerale in cui il dolore è dimesso ma profondo e quello in cui è quasi urlato. In generale però ogni funerale obbliga le persone a fare i conti con la morte e su questo mi sembra che abbiamo perso un po' di abc...
... gli economisti, che continuano a spacciare come necessaria e imprescindibile una situazione che è solo frutto di precise scelte politiche che potrebbero essere assolutamente diverse. La tesi non è mia ma di Zygmunt Bauman e della sua ultima opera Retrotopia che stavo leggendo per un aggiornamento. Tesi di parte, direbbe qualcuno. Anche quella degli economisti attuali lo è. Qual è quella giusta? Difficile dirsi per chi non entra nel dettaglio. Però per chi va alla ricerca della saggezza che sta dietro ad una tesi (e non solo alla correttezza formale dei dettagli) sicuramente quella di Bauman è la più corretta e saggia. Una frase per tutti, di quelle folgoranti. Uno slogan che lui cita da un altro autore nel descrivere l'attuale sistema economico: "ci convincono a spendere soldi che non abbiamo per procurarci cose che non ci servono per fare un'impressione che non durerà su genti di cui non c'importa nulla". Perfetto.
Ieri sera si è rievocata la figura del parroco fondatore della parrocchia, don Giacomo Accossato, a dieci anni dalla scomparsa. E' stato come se fosse morto qualche giorno prima: molta emozione, qualche lacrima ma anche la determinazione a guardare avanti e imparare un po' dal suo stile. Quello che ha colpito di più è la sua gioia di vivere e la sua apertura agli altri, ad ognuno, senza fare discriminazioni...
Ieri sera mentre c'era la festa di fine oratorio e guardavo bambini di tutte le etnie che collaboravano a realizzare una scena semplice ma efficace, ho scambiato anche qualche parola con alcuni genitori. E così ho avuto sentore che mentre i bambini sembrano tutti simili tra loro le storie da cui provengono sono le più svariate. La madre che si sta separando e cerca lavoro, i genitori musulmani talmente integrati che non dicono nulla sul fatto che si faccia continuamente riferimento a don Bosco, il genitore che ha problemi con il figlio e non sa come gestire la sua apatia, genitori sereni e collaborativi, genitori rumeni appena arrivati che devono ancora ambientarsi, ecc. L'Italia si regge per miracolo, mettendo insieme situazioni tanto diverse...
Sarà che queste settimane di fine anno sociale sono più intense di altri anni, sarà che la testa è decisamente piena, fatto sta che devo scappare... E così sono salito al santuario di San Magno (Castelmagno) che ho trovato decisamente chiuso ... ma non ho mancato di salire al monte Crosette, superando i 2.100 e guadagnando una scottatura, nonostante la crema protezione 50... La montagna è sempre impareggiabile, ma fa anche danni...
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vista dal passo delle Crosette |
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La cima del monte |
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Scorcio dal santuario |