24 settembre 2025

Ennesimo motociclista deceduto

 C'è stato ieri un altro funerale di motociclista / biker deceduto quarantenne in un incidente stradale. Parente di quello a cui avevamo fatto il funerale due anni fa. Situazione simile ma più "composta": rumore di motociclette, caschi intorno alla bara, molta gente. Da una parte il giudizio scatta facile: se avesse mantenuto la velocità giusta, non sarebbe morto. Ma il motociclista spesso è tale proprio perchè non sta alle regole. Alla fine si è creato un composto clima di silenzio (e spero anche di preghiera) che ho provato a creare e mantenere evitando i giudizi e andando sulla sostanza della situazione che si stava vivendo: la tristezza, il dolore lancinante dei familiari, la solidarietà e il desiderio di esserci per garantire una presenza amica, l'attesa di qualche parola che andasse oltre le solite cose che si dicono in questi momenti.

Non so se sono stato all'altezza della situazione, ma sicuramente la parola di Dio ha molto da dire e da offrire per far crescere il senso di speranza e di fiducia oltre a fatti come questo.



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23 settembre 2025

E' ora di riprendere

 Dico solo questo: è ora di riprendere. 😅

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29 agosto 2025

ancora pit stop

 Purtroppo quest'estate sarà ricordata come il disfacimento di tutti i programmi... Ancora giorni di stasi a causa di una artrite e il venir meno di gite previste in montagna e di cene con altri. Sembra proprio che mi si obblighi a restare a casa per fare i conti con lo stile di vita e con la capacità di stare da soli. Un esercizio salutare, perchè rimette al centro l'idea che a guidare la nave siamo noi, anche se la nave non è nostra. A maggior ragione: meglio riconsegnarla in buono stato e dopo il servizio che doveva fare. 

E come è consapevolezza di molti che hanno responsabilità, a volte si è da soli nel prendere le decisioni e nessuno può prenderle al posto tuo. Perciò devi saper reggere la solitudine non per stare da solo ma per vincere i fantasmi che la solitudine porta con sè.

“L'unico tiranno che accetto in questo mondo è la voce silenziosa dentro di me.” (Mahatma Gandhi)



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16 agosto 2025

Una vita riscattata

 In questi giorni ho celebrato il funerale di un cinquantasettenne che si era riscattato, dopo molti anni di gioventù vittima della droga. L'aiuto di amici e l'amore per la sua compagna l'hanno rimesso in piedi. Non solo: lo hanno trasformato in un testimone di amicizia e di bontà fatta di piccoli gesti e di grandi decisioni (come l'essere più volte andato volontario in Africa). Io lo conoscevo ben prima di entrare in seminario, quando era ancora alle prese con la sua vita precedente: poi l'ho incontrato più volte e sempre mi lasciava una sensazione di semplicità e di pace, quasi a dire che le due cose possono andare insieme e non è necessario essere complicati per vivere in pace. Molta partecipazione, nonostante la stagione, e la percezione che si era di fronte ad un grande personaggio, abbattuto da una infezione nel corso di un intervento chirurgico non impegnativo... L'ironia della sorte. Quasi a ricordare che continuiamo tutti ad essere legati con un filo sottile a questa vita, ma alla vita eterna siamo saldamente radicati.

"Ecco, di pochi palmi hai fatto i miei giorni,
è un nulla per te la durata della mia vita.
Sì, è solo un soffio ogni uomo che vive." (Sl 39,6)

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14 agosto 2025

Dalla protesta alla delinquenza

 Ero convinto di aver postato il commento su Superman e  fantastici 4 e invece l'avevo solo scritto. Così oggi che me ne sono accorto devo aggiornare il botteghino, perchè ieri sera sono andato a vedere "Thebikeriders" un bel film del 2023 in parte documentario perchè riporta una intervista svolta per scrivere un libro sul tema e in parte film vero e proprio. Tema: la nascita e lo sviluppo di una fraternità di motociclisti negli anni '50-'60 e la sua trasformazione graduale, con l'arrivo di generazioni nuove, in vera e propria gang. Prima è forma di protesta molto violenta e esacerbata contro lo stile di vita nordamericano (e poi anche europeo). Molto interessante sia capire come le proteste possano degenerare in delinquenza fine a se stessa (e ne abbiamo esempi anche oggi) sia per i personaggi eccezionali delineati. Oltre al sangue e alla violenza, mi rimarrà impresso il clima di "fraternità" sui generis, che nulla a che vedere con i bikers di oggi, per esempio coloro che hanno salutato qualche mese fa uno di loro morto insieme alla ragazza per un incidente in moto. Non che fingano o assumano pose: no, sono sinceri. Ma non si capisce se hanno qualcosa o qualcuno contro cui combattere.

"Uno pensa che da morti si sta meglio che da vivi" (da The bikeriders)


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Superman o i fantastici 4?

 In questi giorni sono andato a vedere sia "I fantastici 4. Le origini", sia "Superman". Ho scoperto che sono insofferente ai film seri, specialmente se hanno un messaggio da proporti (ma forse solo perchè è estate..:). Mi sono piaciuti entrambi: storia debole in Superman ma migliori effetti speciali e fotografia; viceversa per i I fantastici 4. Ma alla fine avevano in comune questa idea del trionfo del bene a tutti i costi. Solo che avviene perchè c'è qualcuno di non umano (Superman è "metaumano", come viene detto nel film, mentre gli altri sono più simili a umani con poteri speciali). Di fronte al male, il bene delle persone non può far nulla. E questa è la percezione che molti hanno di fronte a eventi tragici, come quelli che stiamo vivendo.

Eppure... Eppure alla fine i supereroi di ogni genere considerano l'essere "umani" come la dote superiore. Superman ce l'ha in forma esplicita alla fine del film quando affronta Luthor. Ma allora com'è sta storia? Si dovrebbe dire, come diceva un mio docente di Bibbia, che "un uomo come Gesù Cristo poteva solo esserlo un dio?". Interessante: la divinità è la capacità di essere umani a tutto tondo.


"Considero i miei poteri un dono.  Non solo per me, ma per chiunque ne abbia bisogno." (Superman)



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10 agosto 2025

L'esempio dei monasteri

 Sempre a proposito di Europa (ormai è diventato un tarlo). Sapevo del ruolo che aveva avuto san Benedetto e il monachesimo occidentale nel far passare l'Europa dall'antichità dell'impero romano al Medioevo, non solo offrendo luoghi di rifugio, ma vere e proprie cellule della futura società, che trasmettono la cultura antica e la mediano con il cristianesimo. Inoltre riformulando alla base la spiritualità che diventa non solo più "ora", ma anche "labora". Leggendo l'ultimo numero di Vita e Pensiero, mi sono imbattuto in un articolo intitolato "La prima costituzione fu monastica e medievale" di Nicolangelo D'Acunto. In soldoni sottolinea che i monasteri (quelli però medievali, cistercensi, di derivazione benedettina, ma riformati) sono stati i luoghi in cui si è sperimentata una "costituzione", la cosiddetta "carta di carità" per mettere in rete e dare una base comune a tutti i monasteri dell'ordine. Tramontata la struttura di un monastero centrale (come Cluny) da cui dipendevano gli altri, ora si va verso una sorta di democrazia, in cui tutti i monasteri sono sullo stesso piano ma hanno bisogno di un punto di riferimento comune, una sorta di costituzione.

Ancora una volta la Chiesa e il cristianesimo hanno precorso i tempi, trasformando una situazione critica e di fine epoca nell'avanguardia di cosa sarebbe poi successo anche a livello civile, ma molti secoli dopo. Ma allora: possibile che anche oggi non si possa recuperare quello spirito e guardare alla chiesa come luogo di sperimentazione di ciò che sarà e non solo museo o torre d'avorio per chi teme il domani?

"In questo decreto, i suddetti fratelli, per prevenire un possibile naufragio della pace comune, chiarirono, stabilirono e trasmisero ai loro successori, con quale patto e in quale modo o, meglio, con quale carità i loro monaci, separati fisicamente nelle abbazie sparse nelle diverse parti del mondo, fossero indissolubilmente uniti nello spirito" (Prologo della Carta Caritatis)


la Carta Caritatis cistercense del 1119


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