21 gennaio 2025

Ripresi gli incontri biblici

 Ieri sera abbiamo ripreso gli incontri biblici che abbiamo portato avanti dal 2016 in poi (secondo le statistiche di chi tiene sti conti) per 80 appuntamenti. Abbiamo letto tutte le lettere di s. Paolo, il vangelo di Giovanni e ora abbiamo iniziato le lettere di s. Giovanni. Una decina di persone, quando ci siamo tutti: ognuno se le legge a casa e poi si esprimono impressioni, domande e commenti. Sono incontri sempre belli densi: io che ho qualche nozione in più posso provare a rispondere a delle domande e a chiarire ciò che so, ma non sempre. La Parola di Dio si rivela densa di suggestioni per chi la indaga. Ancora ieri mi si chiedeva da parte degli scout di indicare un brano che parlasse di "buona organizzazione" e di intraprendenza. Ecco: proverbi capitolo 31, vv 10-31, la cosiddetta "lode alla donna forte". C'è anche questo. E più la leggi e più ne leggeresti ancora e la approfondiresti sempre di più, con l'idea che sia il primo passo da fare per viverla.

"Una donna forte chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore." (Pro 31,10)



Etichette:

20 gennaio 2025

Formazione quadri scout

 Reduce da due giorni di formazione degli incaricati di branca di tutto il Piemonte, che coordinano le attività dei gruppi, zona per zona. Una cosa nuova che tanto per cambiare ho accettato di guidare insieme ad altri. Tanto non sono troppo impegnato. All'inizio abbastanza noiosa: parole, parole, parole su argomenti anche molto tecnici (ruolo, competenze metodologiche, competenze formative,ecc.). Poi poco alla volta vengono fuori le persone e allora me ne torno a casa edificato per quanto riescano a servire altri (in questo caso altri capi) e a trovare passione nel fare riunioni ed essere un ingranaggio del complicato meccanismo scout. In fondo quel che occorre fare ogni tanto è... rimotivarsi.

"Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: "Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare" (Lc 17,10)




Etichette: , ,

15 gennaio 2025

Escher

 Domenica scorsa siamo andati a vedere la mostra di Escher ad Asti ed è stata una bella esperienza. Soprattutto per entrare nella mente di un artista e delle sue tecniche veramente incredibili (xilografia, litografia). Ma anche per la sua visione dello spazio e per la sua visionarietà. Mi ha incuriosito molto l'idea che la stessa cosa (una porzione di spazio) possa essere vista in modi molto diversi dalle persone: sicuramente ciò che vedeva lui non è ciò che vedo io, ma anche ciò che poteva vedere un suo contemporaneo. E' vero: tutto parte dallo sguardo che hai sulla vita e sul mondo.

 "Non guardare al suo aspetto né alla sua alta statura. Io l'ho scartato, perché non conta quel che vede l'uomo: infatti l'uomo vede l'apparenza, ma il Signore vede il cuore". (1Sam 16,7)








Etichette: ,

11 gennaio 2025

Fare giornalismo

 Alla riunione di redazione di ieri mattina abbiamo deciso di procedere con due focus (la settimana prossima e quella successiva) che siano una sorta di sommario (civile ed ecclesiale rispettivamente) sugli argomenti che costituiranno sfide per il futuro. Poi poco alla volta nei numeri del giornale verranno approfonditi, uno per uno. Mentre ci veniva questa idea, mi è tornato in mente lo stile del giornale online Il Post, che non dà solo notizie ma racconta storie e narrazioni. Cioè trasforma la notizia nel racconto approfondito di tutto ciò che la circonda in modo che chi legge non debba andare a riprendersi ciò che era successo prima, ma possa capirlo subito. E' il futuro del giornalismo: raccontare e non solo dare notizie. Dare la possibilità al lettore di capire le priorità e le sciocchezze. Fare una cernita senza che tutti se la debbano fare. Naturalmente bisogna stringere un legame di fiducia con chi legge e questa diventa anche la forza del giornale. 

"Libro della storia di Tobi, figlio di Tobièl, figlio di Ananièl, figlio di Aduèl, figlio di Gabaèl, figlio di Raffaele, figlio di Raguele, della discendenza di Asièl, della tribù di Nèftali." (Tb 1,1)




Etichette:

09 gennaio 2025

A proposito di candele

 Grande discussione ieri se usare candele di cera o ad olio sull'altare. Sono settimane che va avanti e mi risulta difficile far capire che per me è la stessa cosa. La figura del parroco è veramente sovraesposta: dovrebbe avere un parere dirimente e definitivo su tutto, compreso sulle candele da usare. Purtroppo se è a per me è uguale non va bene: è necessario che io dica e che dica definitivamente. Esiste uno "stress da decisioni da prendere": quando sei subbissato di richieste. Ma penso sia l'indole italiana, che durante la pandemia ci faceva fare discussioni atroci su cosa si poteva fare e su cosa non si poteva fare: abbiamo bisogno di qualcuno che decida al posto nostro e che sia il "responsabile" su cui appoggiarsi per poter dire: ho fatto così perchè me l'ha detto lui. E' la stessa indole che ci fa criticare a tutto spiano i politici, senza capire che se sono così è perchè noi li lasciamo agire.

"E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?" (Lc 12,57)



Etichette:

07 gennaio 2025

Ripresa dopo le feste

 Quando riprende tutto il tran tran dopo un periodo di festa o di vacanza ho sempre la sensazione di aver perso un'occasione. Potevo fare questo e quest'altro. Potevo dedicarmi di più a questo e ora che i ritmi riprendono ad essere serrati non potrò più farlo. In realtà è tutta una impressione. La vera vita scorre nella quotidianità e nella ferialità. La festa è una pausa tra un flusso di note e l'altro. Certo senza pause la musica è ansiogena e la vita sfrenata. Ma la musica è fatta soprattutto di note e non di pause e la vita è fatta di ferialità e non di feste.

"Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse." (Gn 2,15)




Etichette: ,

03 gennaio 2025

Un libro che è un programma di vita

 Ne avevo sentito parlare su un podcast del Post (Timbuctu) e mi ha incuriosito. L'ho comprato e l'ho letto con gusto e passione. Scritto da un sacerdote giovane della diocesi di Modena, don Mattia Ferrari, parla del suo impegno come cappellano della Mediterranea Saving Humans e come frequentatore di centri sociali. Lì per lì diresti subito: uno di parte. Come si fa ad essere preti e schierarsi così? A parte che la Ong è la stessa che il clan di Asti ha incontrato quest'estate in Puglia e per la quale ha realizzato la cena etnica prima di Natale. Ma poi soprattutto il modo di parlare e di scrivere di Mattia è avvincente e ti fa anche indignare al punto giusto. Intriso di Vangelo e di esperienze di frontiera, minacciato dalla mafia libica, con denuncia presa sottogamba dal tribunale di Modena che gli ha contestato il fatto che se fa il prete così deve aspettarsi anche le minacce. Difeso dal vescovo, che per fortuna è Erio Castellucci, che ha scritto ufficialmente al tribunale per dire che è lui che può dire che cosa fa o non fa un prete e non certo dei magistrati. Insomma: una testimonianza limpida di Vangelo vissuto che mi ha fatto riflettere su quanto poco io faccia per situazioni di frontiera, a differenza di una volta. Ma c'è sempre tempo a rimediare...

"annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento. Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, pur di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo i propri capricci, rifiutando di dare ascolto alla verità per perdersi dietro alle favole. Tu però vigila attentamente, sopporta le sofferenze, compi la tua opera di annunciatore del Vangelo, adempi il tuo ministero." (2Tm 4,2-5)



Etichette: ,

01 gennaio 2025

Magica montagna

 La montagna ha rivelato la sua magia in questi giorni di campo. Abbastanza faticoso per il lungo tragitto a piedi (Avigliana-Sacra di S. Michele-S. Ambrogio; Oulx-Bardonecchia; Meana-Susa-Foresto di Bussoleno) non essendo proprio più allenato. Ma magica per i colori, l'aria, la neve e il ghiaccio. E magica per le relazioni che stringi con colleghi di staff e ragazzi che hanno un che di diverso rispetto a quelle che stringi in altri ambienti. Felice di essere tornato a casa, felice perchè inizia un nuovo anno, ma anche felice per i bei giorni passati.


"Ti benedica il Signore e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace".
(Nm 6,24-26)

Torino Murazzi





Verso la Sacra di S. Michele



Verso Bardonecchia



Verso Foresto


Etichette: ,