Continuare la benedizione delle famiglie?
Già, mi sono posto il problema dopo l'ultimo decreto. Avevo deciso di sospendere e poi ho cambiato idea. Ho solo modificato i cartelli che si mettono il giorno prima, precisando che la benedizione era anche possibile all'esterno o sulla soglia di casa senza entrarvi. Da oggi vedremo come va. Perchè continuare?
1. Perchè sto scoprendo che la gente ha bisogno di parlare.
2. Perchè sto scoprendo che alcuni, specie più anziani, hanno bisogno di chiedere pareri per orientarsi e il ruolo del sacerdote diventa anche sociale.
3. Perchè sto scoprendo che se si porta avanti qualcosa della normalità di prima, pur nella sicurezza, questo dà forza.
4. Perchè la benedizione è una parola di speranza.
E sempre più mi convinco che dietro certe prudenze e certe interpretazione restrittive delle norme si nasconde qualcosa che non mi piace: nella migliore delle ipotesi paure (giustificate), altrimenti una scarsa fede. Ciascuno di noi deve trovare il modo di discernere il doveroso rispetto delle norme e la doverosa prudenza dal disfattismo.
"Anche i giovani faticano e si stancano,
gli adulti inciampano e cadono;
ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza,
mettono ali come aquile,
corrono senza affannarsi,
camminano senza stancarsi." (Is 40,30-31)
Ehh benedetto Isaia... profeta dei nostri tempi...
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Ancora una volta lui, uno dei miei idoli, l'economista Carlo Cottarelli che viene ad Asti per parlare di bufale economiche all'interno del festival Passepartout della Biblioteca astense. E fa un quadro dell'economia italiana di quest'ultimo anno talmente chiaro da poter essere compreso anche da mio nipote quindicenne. Crisi sanitaria, crisi del reddito (col Pil che però si sta riprendendo), crisi finanziaria rinviata grazie all'Europa. E non tanto ai famigerati fondi europei del Recovery Fund quanto al massiccio prestito della Banca Centrale Europea a tasso 0 che permette di passare da un deficit di 30 miliardi ad un deficit di 180 miliardi per tutti i bonus e gli interventi straordinari. 
