la distruzione del diritto d'asilo
Ieri per il festival dei popoli c'è stato un incontro sul diritto d'asilo, al quale hanno partecipato il procuratore della Repubblica Perduca e Cristina Molfetta di Migrantes nazionale. E' stato l'incontro più colpevolizzante che abbia recentemente sentito, soprattutto da parte di Cristina Molfetta che non ha usato mezzi termini. Nello stesso tempo mi sono reso conto che la situazione è grave e merita questo tono: come mai si è passati dal difendere col diritto d'asilo coloro che fuggono da guerre e altro al considerarli nemici invasori e attaccarli con tutti i mezzi? Non solo da parte della destra ma da parte di tutta Europa. Veramente incredibile. E quando stamattina nella rassegna stampa ho sentito che papa Francesco in Lussemburgo ha accusato l'Europa di "smemoratezza" ho concluso che è veramente così. Dobbiamo darci una mossa e non ci sono scusanti.
"Appena videro ciò, Sedecìa, re di Giuda, e tutti i suoi guerrieri fuggirono, uscendo di notte per la via del giardino del re, attraverso la porta fra le due mura, e presero la via dell'Araba. Ma i soldati dei Caldei li inseguirono e raggiunsero Sedecìa nelle steppe di Gerico, lo presero e lo condussero a Ribla, nel paese di Camat, presso Nabucodònosor, re di Babilonia, che pronunciò la sentenza su di lui. Il re di Babilonia fece ammazzare i figli di Sedecìa a Ribla, sotto i suoi occhi; il re di Babilonia fece ammazzare anche tutti i notabili di Giuda. Cavò poi gli occhi a Sedecìa e lo fece mettere in catene per condurlo a Babilonia. I Caldei diedero alle fiamme la reggia e le case del popolo e demolirono le mura di Gerusalemme" (Ger 39,4-8).Etichette: immigrazione, profughi